La Trappola delle ‘diete’
Ti è capitato di iniziare una ‘dieta’ e non portarla a termine?
Magari ti sei imbattuto in metodi miracolosi, a volte fantasiosi e pieni di segreti con l’aspettativa di poter acquisire in brevissimo tempo un aspetto in linea con gli standard proposti dai media e dai canoni della nostra società.
Le ‘diete’ intraprese con tali aspettative sono spesso oggetto di delusione perché impossibili da portare avanti nel lungo periodo.
Dalla letteratura si evince che le diete drastiche, perseguite con l’intento di perdere peso velocemente predispongono all’aumento ponderale a lungo termine.
Raggiunto il tanto sognato ‘obiettivo’, il regime (termine non a caso direi) viene abbandonato in favore di vecchie e consolidate abitudini e nella stragrande maggioranza dei casi si riacquista il peso perso, guadagnandone persino una quota supplementare
Vediamo perché:
- Il metabolismo si orienta sul risparmio energetico (‘c’è carestia, quindi accumulo per la sopravvivenza, non si sa mai ricapiti’)
- Dal punto di vista psicologico non è sostenibile perché la restrizione e l ‘eccessivo controllo portano col passare del tempo alla trasgressione delle regole con giustificazioni del tipo ‘mi sono sacrificata/o abbastanza’ ‘ ora mi merito di…’ ‘tanto non serve a niente, io sono golosa/o…’ fino alla perdita totale del controllo, compulsioni o peggio aggravamento di un disturbo del comportamento alimentare sotto soglia
Più severa e drastica è la restrizione più forte sarà il vissuto di frustrazione e più probabili gli eccessi. La rappresentazione mentale della dieta è assimilata a quella di un sacrificio immane a cui sottoporsi fintanto che il ‘difetto’ viene corretto, e tale modello è la strada della delusione e dell’insuccesso oltre che di disfunzioni organiche
L’unico modo perché avvenga un cambiamento sostenibile e realizzabile è un percorso di nutrizione che sia individualizzato e tenga conto delle abitudini attuali e del vissuto del paziente
Paziente che necessariamente assume un ruolo attivo nel riconoscere e modificare, con gentilezza, il proprio comportamento alimentare
Inoltre vi ricordo che la nutrizione è un processo a 360° che avviene non solo con gli alimenti (livello corporeo, materiale) ma anche con gli ambienti che frequentiamo, con le emozioni che proviamo, con le persone col quale ci relazioniamo o col quale decidiamo di trascorrere il nostro tempo (livello energetico)
Nutrirsi è una scelta che si può fare realmente, dove realtà non è -10 Kg fra 2 mesi, ma solo ed esclusivamente il momento presente e quindi ciò che scelgo di mangiare, bere, frequentare e vivere ‘ADESSO’
Il resto è una conseguenza.