Zuccheri e Dipendenza
E’ ormai provato scientificamente che il consumo cronico di zucchero crea dipendenza, cosi come una qualsiasi sostanza d’abuso
Rilascia infatti gli stessi neurotrasmettitori (dopamina) e attiva gli stessi circuiti neuronali alla base del meccanismo di ricompensa e piacere. L’effetto però dura poco e dal cervello arriva sempre più alta la richiesta di altro zucchero per raggiungere quei livelli di soddisfazione, attraverso un meccanismo di rinforzo
E’ importante ricordare che gli zuccheri che creano dipendenza sono gli zuccheri ‘semplici’ cioè quelli che si trovano nei cibi trattati industriali, nei dolci o nelle bevande zuccherate che a volte sostituiscono l’acqua a tavola e i succhi di frutta (che sarebbe opportuno chiamare succhi di zucchero)
Non sono quindi da demonizzare gli zuccheri complessi dei cereali (pasta, riso etc ) che nelle giuste proporzioni devono far parte di un alimentazione sana e bilanciata (non fanno ‘ingrassare’ e si possono consumare anche di sera)
Ricordiamo che sono depositati sotto forma di lunghe catene (glicogeno) nei muscoli e nel fegato al fine di sostenere il metabolismo ed il bilancio energetico dell’ organismo
Il consumo smodato di zuccheri semplici è alla base di moltissime patologie in aumento negli ultimi anni:
- Problemi cognitivi, ridotte prestazioni fisiche e mentali e lavorative come la difficolta di concentrazione (brain fog)
- Disturbi del sonno e alterazioni del ritmo sonno veglia
- Malattie del metabolismo e cardiovascolari anche in soggetti non predisposti come diabete 2, insulino resistenza, ipertrigliceridemia e ipercolesterolemia
- Sovrappeso, obesità e patologie correlate
- Alterazione della flora intestinale e tutte le conseguenze (es. stress ossidativo, malattie infiammatorie, reumatiche, infiammazione cronica di basso grado…)
Dal momento che attiva le vie del piacere, il suo consumo aumenta quando siamo particolarmente stressati o in particolari situazioni psicologiche e stati d’animo creando un circolo vizioso dalle quali non è semplice uscire tuttavia SI PUO’! In che modo?
- Prendendo consapevolezza della presenza della dipendenza e predisponendosi al cambiamento
- Riducendo GRADUALMENTE la quantità, per esempio diminuendo i cucchiaini di zucchero da 4 a 3 poi 2 fino a zero; oppure sostituendo lo yogurt bianco anziché alla frutta, aggiungendo della frutta fresca a pezzi
- Limitando le bibite zuccherate in quantità e frequenza (es da tutti i giorni a giorni alterni, poi 3 volte poi 2 volte poi 1 infine zero. Ricordiamo che il gusto va ‘allenato’, questo è sicuramente possibile
- Praticando regolare attività fisica
- Prendendoci cura di noi stessi e della nostra salute mentale ed emotiva (se necessario chiedi aiuto)