Grani Antichi e Moderni
Grani Antichi e Moderni: una visione d’insieme
I cereali antichi sono quelle specie di cereali che non sono stati sottoposti ad alcuna selezione da parte dell’uomo e hanno mantenuto proprietà genetiche specifiche dei loro antenati selvatici, come altezza della spiga, basso indice di raccolto, rachide fragile e variazione individuale.
I grani antichi come grano Saragolla, Timilia, Gentil rosso, farro Monococco e gli pseudocereali ovvero quinoa, amaranto e grano saraceno sono considerati salutari per il loro maggiore contenuto di alcuni componenti e al loro uso comune come cereali integrali. Questi ultimi inoltre contengono quantità maggiori di componenti positivi rispetto ai cereali raffinati.
Soprattutto, le fibre alimentari, le vitamine e i minerali, ma anche altre molecole bioattive come gli acidi grassi omega 3, gli oligosaccaridi prebiotici, i fitosteroli, i polifenoli, ecc., e probabilmente l’interazione di tutti i componenti piuttosto che di ogni singolo componente, conferisce ai cereali integrali il loro valore nutrizionale.
Agli albori della civiltà, i cereali antichi costituivano una fonte alimentare vitale nella dieta umana. Tuttavia, nel corso dei secoli, la selezione di specie domestiche con rese produttive più elevate e migliori proprietà tecno-funzionali ha portato a un drammatico declino nella produzione di altri cereali e al predominio di solo pochi cereali, noti come cereali principali, tra cui il grano, riso, mais e orzo
Il grano moderno, è costituito da ceppi omogenei, che sono il risultato di programmi di coltivazioni intensive iniziate generalmente dopo la seconda guerra mondiale (Rivoluzione Verde). Durante questo periodo, l’industrializzazione dell’agricoltura iniziò a includere elevati input di prodotti chimici e fisici (nascita del grano creso) per contribuire ad aumentare i rendimenti e un focus sulla produzione di pane e pasta, che aumentò la velocità e l’efficacia del processo.
Questi processi hanno variato le qualità nutrizionali dei cereali, ad assoluto vantaggio della resa produttiva
Nell’ultimo decennio alcuni di questi “grani antichi”, non sottoposti a estesi miglioramenti genetici, sono stati reintrodotti, e la crescente consapevolezza riguardo agli alimenti considerati naturali e salutari hanno ulteriormente accresciuto l’interesse verso i cereali alternativi. Questo interesse è anche associato al fatto che alcuni di essi risultano essere meglio tollerati da individui che soffrono di intolleranze o allergie al grano moderno
La produzione di grani antichi inoltre è considerata rispettosa dell’ambiente, poiché genera un basso impatto di carbonio e poiché richiede meno irrigazione, pesticidi e fertilizzanti rispetto a molti cereali normali. I grani antichi sono adatti anche per un’agricoltura rispettosa del clima poiché possono tollerare condizioni di crescita difficili. Inoltre, i grani antichi sono riconosciuti come ricche fonti di nutrienti e composti bioattivi con numerosi benefici per la salute. Pertanto, sono un attore chiave nello sviluppo di sistemi alimentari sostenibili.